Acquistando una delle trenta copie del panorama di Napoli più lungo del mondo, aiuterai a sostenere la prossima mostra dell’Impossible Naples Project ed entrerai nella storia di una epica operazione artistico-fotografica! Collezionista? Anche se non sei collezionista, hai probabilmente una passione per la fotografia o, meglio, ti piacciono le cose insolite, sai che l’impossibile non esiste, hai Napoli nel cuore e vorresti abbracciarla tutta e sei un po’ folle, nel senso migliore del termine. Hai inoltre un sofisticato senso artistico e vivi la tua casa come felice esperienza quotidiana, fonte del tuo orgoglio, del tuo amore che trasmetti anche a chi ti è intorno. Ti piace circondarti di cose esclusive, belle, ed ammirarle senza fine. Che sia la tua pianta preferita sul terrazzo o il tuo amico peloso o anche la vecchia sedia della nonna che non hai mai voluto far restaurare perché in fondo, a te piace così. Con quell’atmosfera vissuta che la rende più magica. Se stai leggendo qui è perché hai probabilmente queste caratteristiche e stai decidendo un acquisto importante. Il panorama di Napoli più lungo del mondo Metamorfosi Reloaded 2015, il panorama di Napoli più lungo del mondo, è al giro di boa. Dopo l’anteprima-happening dell’8 maggio svoltasi alla Maison du Tango (Napoli) durante la quale artisti, fotografi, grafici, amanti di Napoli hanno suggerito modifiche e correzioni, la versione definitiva è tecnicamente quasi pronta! Sarà stampata una sola copia in formato di otto metri circa di lunghezza e sarà esposta in occasione di una prossima mostra di cui luogo e data sono ancora da fissare. Vi sarà una trattativa riservata per chi la vorrà. Trenta copie in formato ridotto per gli appassionati Ma niente paura, Metamorfosi Reloaded 2015, “edizione Expo”, sarà stampata in trenta copie con le seguenti caratteristiche:
Sarai un amico di Metamorfosi Reloaded 2015 edizione Expo Se deciderai di entrare in possesso di una delle trenta copie sarai menzionato nell’elenco “Gli Amici di Metamorfosi” come sostenitore e il tuo nome verrà inciso su una targa che sarà esposta in occasione della mostra. Ovviamente, potrai anche decidere di restare nell’anonimato. “Gli Amici di Metamorfosi Reloaded”, all’epoca saranno menzionati anche nel catalogo della mostra e ne riceveranno una copia in omaggio. Come averla Basta inviare un messaggio all’autore (marco|at|photopolisnapoli.org) specificando nel testo nome, cognome e recapito telefonico. Verrà poi concordato un appuntamento per assistere alla stampa in diretta o per la consegna. Leggi anche: La storia di Metamorfosi Reloaded Cosa è successo l’8 maggio 2015 (Gli Amici di Metamorfosi) Sotto l'immagine completa di Marco Maraviglia.
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La prima fotografia più grande del mondo è del 1900 e ritrae un panorama di Napoli. Un po' di storia prima di Metamorfosi Reloaded 2015. Dalla rivista Collier del 9 gennaio 1904 si apprende che nel 1900 Jacques Boyer realizzò una immagine fotografica che è stata considerata per oltre un secolo la più grande del mondo e misurava oltre 12m di lunghezza (40ft) per oltre 1,50m di altezza (5ft). Ma la cosa più affascinante è che questa foto rappresentava il Golfo di Napoli ripreso da Castel S. Elmo sito sulla collina di San Martino. L’immagine venne realizzata con scatti fotografici eseguiti su lastre di formato 20x27cm circa (8 ¼ x 10 ¾ pollici), stampate e raccordate con un effetto finale “continuo”: non necessitò di particolari ritocchi manuali per nascondere errori di sovrapposizione nelle giunzioni. Per sviluppare le singole foto, fu costruita una ruota con un diametro di oltre 3,65m di diametro (12ft) ed oltre 1,62m di larghezza (6ft) sulla quale furono fissati i supporti sensibili. A questo punto qualcuno potrebbe dire “ma allora Metamorfosi Reloaded 2015 non è il panorama di Napoli più lungo del mondo!”. Assolutamente sì, perché MR è un panorama surreale, un fotomontaggio che attraversa metafisicamente quasi l’intera città andando oltre i 360°, l’angolo massimo possibile per una panoramica. FONTE NOTIZIA FOTO: da TCI, Attraverso L'Italia del '900, Milano, 2014 Vedi anche la foto più grande del mondo realizzata con procedimento stenopeico: The Legacy Photo Project. Fotografi, architetti, grafici, artisti, photoshoppisti e semplici amanti di Napoli hanno partecipato attivamente a un’esperimento di arte condivisa unico nel suo genere. Ecco chi sono. Venerdì 8 maggio 2015 presso La Maison du Tango è successa una cosa eccezionale. Perché eccezionali sono state le persone intervenute a un happening di arte partecipata. Credo un caso unico nella storia dell’arte, della fotografia e della grafica: mostrare un’opera non ancora finita al pubblico affinché esso possa apportare suggerimenti per un successivo miglioramento dell’opera stessa. L’esperimento è perfettamente riuscito! Per quanto mi riguarda. Chi è intervenuto è nella storia. Un evento con modalità innovative che solo in una città effervescente come Napoli poteva nascere. Qualcuno non c’è stato pensando si trattasse di un vernissage ma era invece un’anteprima… di sole due ore. Qualcun altro non c’è stato pensando che si trattava di una semplice mostra ma era invece un dialogo tra l’immagine esposta e il pubblico attivo e suggeritore, armato di pennarelli e matite, che è stato poi premiato con la riproduzione di Metamorfosi Reloaded 2015 in una strip di 80cm firmata ed accompagnata da certificato di autenticità. Il prossimo step? La bozza sarà rivista centimetro dopo centimetro per migliorare il file in maniera definitiva in base ai suggerimenti annotati. Si dovrà individuare nel frattempo una nuova collocazione che potrà ospitare l’opera definitiva che avrà una lunghezza di quasi otto metri, insieme alla bozza di sei metri oggetto dell’happening dell’8 maggio. Sarà venduta? Certo. Magari messa all’asta devolvendo parte del ricavato in qualche operazione umanitaria. L’opera definitiva sarà stampata in esemplare unico e pannellata in sei parti. È possibile entrare in possesso di Metamorfosi Reloaed in formati ridotti e i nomi dei collezionisti saranno man mano inseriti (se lo vorranno) nell’elenco “Gli Amici di Metamorfosi Reloaded” come sostenitori del progetto. Chi sono Gli Amici di Metamorfosi Reloaded? Sono quelli che hanno partecipato all’happening dell’8 maggio come suggeritori o in qualità di semplici osservatori. Sono inoltre quelli che vorranno acquistare una copia in formato ridotto dell’opera allo stato attuale. Insomma, non sono bravo nel ringraziare perché anche le parole più giuste possono sembrare banali e allora ecco ad oggi, 13 maggio 2015, chi sono: Virginia Margot Nota e Luigi Bergantino che hanno messo a disposizione gli spazi di La Maison du Tango per esporre la bozza di 6 metri di Metamorfosi Reloaded 2015. Massimo Vicinanza, amico, collega, paziente sostenitore delle iniziative supportate dalla nostra associazione culturale Photo Polis. Michelangelo Maraviglia, mio nipote che ha documentato l'intera serata con una ripresa video. Suggeritori: Adele Granieri Agostino Rampino Alessandra Cicolella Antonio Nocella Barbara De Rosa Carmine Meraviglia Cosimo Saccone Daniela Morante Dario Di Cesare Federica Attanasio Finizia Fruttauro Francesca Cacciatore Franco Diana Gian Luigi Gargiulo Gianni Cesariello Gigliola Baldari Giovanni Mantova Giuseppe Guida Iana Salerni Laura Bonifazi Lelia Andreoli Livio Caldore Lucia Guadagno Maria Castiglione Maria Pia Tella Mariangela Contursi Mario Scippa Massimiliano Giovine Massimo Vicinanza Mauro Cangemi Monica Memoli Oretta Iorizzo Pasquale Sanseverino Silvio Fabris Silvio Siciliano Simona Pasquariello Stefania Scapin Valeria Cuocolo Valerio Mattiacci Sostenitori morali… Alberto Cicolella Angelo Cucchetto Caterina Di Santo Geppina Landolfo Luciano Schettino Massimo Bray Michelangelo Maraviglia Ornella Esposito Pasquale Savonardo Roberto Della Noce Sonia Ritondale Vincenzo Longo Vittorio Del Tufo Più che sostenitori Adele Graneri (copia di Metamorfosi Reloaded ed. Anteprima) Giusi Galardo (copia n° 1/30 di Metamorfosi Reloaded ed. Expo!) Luciano Colella (mediapartner) Maurizio Eremita (copia n° 2/30 di Metamorfosi Reloaded ed. Expo!) Io mi sono divertito e spero anche voi. Marco Maraviglia RASSEGNA STAMPA VIDEO INAUGURAZIONE ALBUM FOTO IL MATTINO IL ROMA ARTE MAGAZINE EXIBART PHOTOGRAPHERS LOSPEAKER AIFOTOWEB NEWSFOTOGRAFIA NADIRMAGAZINE ARTISTI UTILI COME NASCE METAMORFOSI RELOADED EVENTO FACEBOOK Opera ammiraglia dell’Impossible Naples Project, Metamorfosi viene riaperta dall’autore per essere ricaricata con nuove modifiche ed aggiunte ed allungata di oltre un metro. "La lavorazione di Metamorfosi fu iniziata nel 2005 ed interrotta nel 2006 perché il mio vecchio Mac G4 non ce la faceva a supportare il peso del file. Si bloccò tutto, non potevo farci più alcuna operazione se non soltanto aprirlo, guardare l’opera incompiuta e richiuderla. Riaprii il file nel 2008 all'indomani che acquistai il mio nuovo iMac." La prima versione di Metamorfosi fu utilizzata nel 2009 per realizzare il calendario free download. Consuetudine annuale dell’autore dal 2002. Dopo quasi sette anni viene ripresa Metamorfosi, l’opera fotografica di Marco Maraviglia che rappresenta il panorama surreale di Napoli più lungo del mondo. È un fotomontaggio realizzato con sole immagini d’archivio analogico e digitale dell’autore portate poi in bianconero. È un omaggio alle Metamorfosi di M. C. Escher, artista di riferimento di Marco Maraviglia. Sarà stampata una prima copia in formato ridotto per sottoporla ad alcuni esperti del Photoshop e architetti affinché si individuino in maniera condivisa e partecipata eventuali correzioni e modifiche da apportare. Se fattibili. (Vedi l'evento avvenuto). Valutazione compositiva e tecnica, dove intervenire, luci ed ombre, maschere di contrasto, dettagli e quant’altro. Il team di esperti sarà nominato dallo stesso autore e la loro partecipazione sarà premiata con una copia a testa (in formato ridotto) e pergamena di ringraziamento. Oltre che al certificato di autenticità. Nell’arco di dieci anni accadono tante cose nella tecnologia digitale come ad esempio la possibilità di poter trasformare le immagini con l’opzione “altera” del Photoshop CS6 che nella versione 4.0 non esisteva. I processori dei computer sono più veloci, la ram è più potente e questo ha consentito di poter lavorare un file composto di oltre 60 livelli con un peso del file in PSD superiore a 1GB. “All’epoca pur rimanendo soddisfatto del risultato, c’erano dei punti di unione che non mi convincevano. La chiusura e apertura di alcuni di essi erano troppo netti, le selezioni sfumate cercavano di giustificare le congiunzioni tra una parte e l’altra dell’immagine ma era un limite che già mi proposi di risolvere prima o poi. Un po’ come fece George Lucas per Star Wars che sceneggiò il primo della lunga serie in previsione delle innovazioni tecnologiche per rimodificarne alcune scene. Il Photoshop 4.0 non aveva il photomerge, funzione che poi ho ampiamente utilizzato per la foto paesaggistica e di architettura quando iniziai ad usare il CS3 e poi il CS6. Ecco, è grazie al photomerge che sono riuscito a recuperare quelle immagini che hanno risolto quei punti di cui ero perplesso qualche anno fa.” L’opera sarà stampata in esemplare unico nella lunghezza di oltre 8metri e non sarà certo un ripiego per chi desidererà invece averne una in formato ridotto:
Copie numerate, firmate, stampate su carta Hahnemühle e con certificato di autenticità (eccetto l'edizione da 100 copie). Metamorfosi (2005) > Metamorfosi reloaded 2015. Un panorama di Napoli lungo dieci anni. Sotto: la versione di Metamorfosi al maggio 2015 prima delle modifiche finali. “Solo quelli che provano a raggiungere l’assurdo otterranno l’impossibile” - M. C. Escher - Padrone delle tecniche di arte grafica (xilografia, calcografia, litografia) si rende conto che le sue immagini mentali non sono visualizzabili con tali tecniche preferendo quindi i contrasti di colore ai contorni e linee delle incisioni. Escher considera l’immagine mentale cosa ben diversa da un’immagine visiva. La sua frequentazione in alcuni luoghi dell’Italia meridionale (tra cui la costiera amalfitana) gli dà ben più ispirazione di città olandesi, svizzere o belghe. Pur avendo abbandonato la scuola di architettura, resta un profondo osservatore delle architetture alle quali spesso si è ispirato con le sue opere come nelle sue Metamorfosi dove c’è infatti una citazione di Atrani (SA). L’immagine visiva di intrecci di scale e scalinatelle, terrazzini sparpagliati su più livelli, case incastonate l’una sull’altra dove ogni elemento a volte è nascosto da un altro, dove una stradina si sa dove inizia ma potrebbe terminare giusto alle nostre spalle data la struttura contorta e inerpicata delle costruzioni mediterranee, un po' bizantine, moresche, isolane. Pensiamo un attimo alle scalinatelle di Positano o alle case della Corricella di Procida. Centinaia, migliaia di piani che si intersecano tra loro, spesso senza una struttura definita, senza un reticolo, una gabbia di base. Scale a collo d’oca che si perdono in volumi irregolari di case che si intersecano o inglobano a loro volta in altri volumi, ballatoi, terrazzini. Ecco, per chi ha un occhio mentale diverso dal normale, borghi campani o calabresi possono provocare il corto circuito, lo shock emozionale nel proprio immaginario che, se già padrone della tecnica, riesce a visualizzare ciò che vede nella sua prospettiva mentale. Escher ci arriva. Ci arriva non senza avvicinarsi alla ma-tematica (come lui scrive) e quindi alla geometria cristallografica stravolgendone i punti di fuga nella prospettiva, reinventandola per poter giungere alle sue immagini mentali, agli spazi impossibili, ricercando tra l’altro, il modo per esprimere l’infinito all’interno dei limiti della stampa. È comunque consapevole che la perfezione dell’idea visiva presente nella propria mente è impossibile nella sua realizzazione finale e sarà quindi quella più prossima. Ma è anche grazie al modo di trattare la luce e quindi non solo giocando con la prospettiva, che riesce a rendere effetti più drammatici alle sue visioni. Ordine e caos, alto e basso, vicino e lontano, su e giù… sono concetti visivi che ricorrono nell’opera di Escher anche se poi la sua più grande mania sarà quella di riempire il piano con figure che mai si sovrappongono e mai lasciano spazi vuoti, ispirandosi alle decorazioni di ceramiche moresche, divertendosi a rimpiazzare i modelli astratti di tali maioliche con figure riconoscibili e non semplicemente con un ritmo geometrico. Escher, un’artista-matematico che è riuscito a rappresentare l’immagine mentale, lo spazio impossibile grazie all’illusione, prendendo a prestito e stravolgendole, le regole della geometria e le strutture scientifiche dei cristalli. Dopo di lui ancora il nulla. © Marco Maraviglia Quattordici anni di ricerca, la scoperta delle potenzialità del Photoshop, l'amore per Napoli, la passione per Escher... ecco come sono nate le prime immagini del progetto Impossible Naples fino alla realizzazione di questo sito.
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October 2020
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