A caccia di immagini spettacolari su Napoli e dintorni, ecco la prima intervista in esclusiva agli autori di una panoramica realistica di Pompei. Un panorama del sito archeologico di Pompei a grandezza naturale, circonda la sala che ha accolto 83 Ministri della Cultura di tutto il mondo all’Expo di Milano in occasione della Conferenza Internazionale della Cultura il pomeriggio del 31 luglio e che è piaciuta tanto anche al Ministro Franceschini. È l’ultimo lavoro di Antonio Ruggieri detto Toty e di Anna Camerlingo, fotografi napoletani; lui dal passato di fotoreporter e poi approdato al fashion negli ultimi anni; lei professionalmente nata e cresciuta come fotografa di scena di cui si ricorda la sua ultima mostra dedicata a Dario Fo e tenutasi al Castel Nuovo di Napoli a maggio. D – Una panoramica che mi sembra sia stata ripresa perfettamente dal centro del Foro di Pompei. Giusto? R – Sì, giusto. D – È un’idea vostra che avete proposto o è un lavoro commissionato? R – È stato un lavoro commissionato dalla RAI per l’EXPO di Milano: D – Quando è stata realizzata? Con che tempi? Se ci sono state, quali difficoltà si sono incontrate? R – È stata realizzata dieci giorni fa. Ci sono voluti due giorni di riprese per realizzare il tutto; una prima fase al tramonto e la seconda all’alba. E’ stato emozionante trovarsi a Pompei completamente soli, senza turisti intorno perché autorizzati in esclusiva per le riprese. Le difficoltà incontrate sono state poche e prevedibili, perché dovevamo attenerci a delle misure che non rispettavano le proporzioni delle riprese e fotografare all’alba e al tramonto era per consentire un equilibrio luminoso lungo tutta l’immagine, evitando in una parte dell’intera immagine un controluce che sarebbe stato antiestetico. D – È una panoramica di 360°? Quanti scatti sono stati realizzati per ottenerla? R – sono tre panoramiche distinte. perché la sala è rettangolare con le stesse proporzioni del foro di Pompei. Per assurdo l’unico problema era che per ridurre al minimo le distorsioni, la profondità dei laterali era un po’ scarsa, ma abbiamo risolto anche questo in fase di ripresa. Per il numero degli scatti i lati maggiori (per intenderci i laterali) sono composti da 33 scatti in alta risoluzione, per una misura per lato di 47 metri. D – Quale software è stato utilizzato per unire tutti gli scatti? R – Photoshop e ovviamente con la funzione “photomerge”. D – Quanto pesa il file finale? R – 640MB D – Quanto misura tutta l’immagine in lunghezza e in altezza? È stata stampata su unico foglio o in più parti? R – In realtà, anche se stampabile in alta qualità, quella esposta non è stampata, ma proiettata con tre potenti proiettori; ognuno di essi proietta un’immagine di 47 metri di lunghezza e 4 di altezza. D –Siete già stati sul posto per vivere l’emozione del risultato finale? R – Ebbene no, non era previsto… e poi si sa il fotografo in gran parte dei casi, vive sempre nell’ombra del proprio lavoro. D – Che effetto fa essere marito e moglie e lavorare insieme? R – Ottimo: basta risolvere il tutto professionalmente e ricordarsi che il lavoro si porta a casa solo se si rispettano le regole delle mansioni; la famiglia sul lavoro non entra mai! © Marco Maraviglia - Riproduzione riservata
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Ci sono artisti, creativi, che potrebbero contribuire al miglioramento dell'aspetto architettonico, urbanistico e sociale delle città in cui viviamo. Ma occorrerebbe un nuovo Illuminismo o un nuovo Rinascimento. La fantasia al potere! L’immaginazione aiuta ad andare oltre le strutture stereotipate condizionate a volte da scelte convenzionali. Ma chi decide le “convenzioni”? Siamo sicuri che il mondo possa essere regolato sempre da canoni decisi da persone spesso poco illuminate, standardizzate da idee che si rivelano non raramente obsolete rispetto al contemporaneo? Gli artisti sono un serbatoio di idee innovative. Stravolgono la realtà, la reinterpretano, la manipolano, la ricreano, ne violentano la forma e l’indefinibile, cercano di andare oltre il visibile. A volte riuscendoci. ASSOCIAZIONI PER CREARE Ma l’immaginazione non è frutto del nulla. Qualsiasi idea nasce da un frullato di elementi già esistenti. Dalla capacità di associazione e dissociazione di concetti. Dalla volontà passionale di proporre soluzioni e visioni che possono sembrare impossibili ma che poi si rivelano nel tempo realizzabili. È uno scambio reciproco, tra artista e tecnico. L’uno offre visioni, l’altro le “ruba” per realizzarle. L’uno le realizza con le “regole”, l’altro le smonta per comunicare che si può andare oltre. Gustave Doré, pittore ed incisore dell’800, non poteva essere mai stato all’inferno o in paradiso ma riuscì abilmente ad illustrare la Divina Commedia di Dante. Il genio dell’immaginazione, del padre della lingua italiana, si unì alle capacità artistiche di un incisore che riuscì a “vedere” attraverso un testo. L’architettura e l’urbanistica credo che abbiano bisogno di visionari per rendere le città più interessanti o per far riflettere sui danni provocati da certi archistar che rendono le città sempre più aride, metafisiche, non certo a misura d’uomo. Un dipinto di Giorgio De Chirico affascina, per la sua assenza di flora, per l’esasperazione e l’invasione di strutture architettoniche contemporanee che contrastano coi monumenti di altre epoche, dove il tempo è un non-tempo, alienante, lesionista; e sono composizioni che possiamo ritrovare in alcuni contesti urbani che si stanno realizzando nelle città di oggi dove il verde, la logistica degli spazi, sono messi in secondo piano. Sono optional. Il fotomontaggio Metropolis di Paul Citroen (1896-1983) arriva ad esasperare il concetto di città cementificata, un agglomerato di edifici che non lasciano campo a spazi aperti, con totale assenza di spazi ludici, prospettive che si accavallano tra di loro in più punti di fuga dove regna il caos. L’incubo della metropoli. ARTE PUBBLICA E DIBATTITI PER UNA POLIS FELICE Gli assetti architettonici “impossibili” possono aiutare a contemplare e sviluppare un senso diverso delle città. Scrissi alcune cose su quanto lo studio del patrimonio culturale delle città fosse indispensabile per creare città felici e su quanto l’arte pubblica possa condizionare positivamente l’umore dei cittadini. Ma non basta. Osservare, studiare le opere visionarie di alcuni artisti come Le città invisibili di Italo Calvino, potrebbe servire agli architetti ed urbanisti a comprendere meglio il rapporto tra l’universo umano e il cemento. Spesso si organizzano dibattiti, incontri per discutere sul tessuto scenografico, sociale, sul brand delle città ma sono appuntamenti che a volte urtano la suscettibilità degli amministratori delle città, almeno quelli che non riescono ad ascoltare critiche e suggerimenti per trasformarli in fatti. Jean-Jacques Lequeu (1757-1825) probabilmente non avrebbe mai immaginato che il suo progetto visionario L’isola del riposo e dell’amore dopo la pesca si sarebbe poi in parte materializzato oltre un secolo dopo con alcune costruzioni di Hundertwasser (1928-2000). La Casa sulla cascata (1935-1939) di Frank Lloyd Wright ricorda non poco il progetto mai realizzato Casa delle guardie campestri di Ledoux, architetto visionario del preromanticismo. ANDARE OLTRE L'IMMAGINABILE PER RENDERE L'IMPOSSIBILE POSSIBILE Esiste? Non esiste? È impossibile? "Solo quelli che provano a raggiungere l'assurdo, otterranno l'impossibile." (M. C. Escher). E poi… non è importante che si sconfini oltre il pensabile, purché lo si faccia. Se non si osa, chi progetta le città avrebbe meno spunti per renderle migliori. Il cinema fantasy e di fantascienza sono un gran bel serbatoio di visioni architettoniche che possono piacere o meno ma che comunque fanno capire che ogni forma, ogni volume, genera una sua atmosfera, da quella di Gotham City o quella di Blade runner alle abitazioni morbide e naturali come quella di Bilbo Baggins di Il signore degli anelli che ha ispirato la costruzione di un villaggio ecosostenibile in Svezia. Nonostante l’Illuminismo fosse un periodo in cui la precisione prospettica e della luce erano caratteristiche fondamentali nella pittura, il Canaletto ebbe i suoi “lumi” ricreando contesti urbani veneziani coi cosiddetti Capricci. Una roba che oggi è praticata da alcuni fotografi che si divertono a reinventare le città attraverso fotomontaggi realizzati col Photoshop. Si tratta di punti di vista mentali trasferiti nel visibile (tela, foto, scultura…) che contribuiscono a stimolare la percezione della realtà distorta, artefatta, che l’occhio umano tende a ricostruire in base a ciò che conosce. O anche per assorbire spunti per nuovi modi di progettare che possano servire a smuovere il pensiero dell’osservatore o del fruitore, come per le case sottosopra di Alex Chinneck ed altre sparse per il mondo o progettando in funzione della risoluzioni di problemi attraverso il divertimento adottando il concept della Funtheory. Abbiamo menti deboli ma potenzialmente effervescenti. Il malessere delle città va combattuto con punti di vista positivi, originali, dove un appalto dovrebbe essere gestito da artisti, scenografi, fotografi, illustratori, esperti di comunicazione, dai creativi tutti. Per non ritrovarci in luoghi sempre più lontani dalla struttura ideale di una polis. Senza immaginazione non c'è salvezza. Giulio Carlo Argan Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio. Henri-Frédéric Amiel (1821-1881, filosofo svizzero) E' molto divertente fare l'impossibile Walt Disney Intervento disponibile con slide esplicative per scuole ed associazioni che lo richiedano. Contattare Marco Maraviglia
Grazie a "Gli Amici di Metamorfosi Reloaded" e magari anche grazie al tuo aiuto, Impossible Naples Project potrà diventare una divertente
mostra-happening con premi e omaggi per i sostenitori. Tutti possono contribuire come sponsor, partner, con una donazione, acquistando un'opera dell'Impossible Naples Project o una copia delle trenta di Metamorfosi Reloaded 2015 edizione "Expo!". Contatta l'autore per ricevere ulteriori informazioni: marco|at|photopolisnapoli.org Metamorfosi Reloaded è il panorama di Napoli più lungo del mondo, surreale, inesistente fisicamente. Iniziato circa 10 anni fa e poi interrotta la lavorazione per esigenze tecniche. Nel 2007 utilizzai la sua prima versione per realizzare un calendario da tavolo messo online e attualmente ancora scaricabile. La versione successiva è stata presentata in anteprima l’8 maggio di quest’anno, stampata in bozza da 6 metri di lunghezza e circa 30cm di altezza e il pubblico, composto da fotografi, artisti, grafici, amanti di Napoli… aveva la facoltà di intervenire scrivendoci sopra suggerimenti e correzioni da apportare. Un happening divertente dove il pubblico si divertiva anche nel cercare di individuare quali fossero i pezzi di Napoli assemblati in questo fotomontaggio. È stato un momento di arte partecipata: l’opera condivisa affinché i suggerimenti del pubblico diventino parte attiva della stessa nella sua versione definitiva. Metamorfosi fa parte dell’Impossible Naples Project, un lavoro più esteso su Napoli che ho iniziato nel 2000, in effetti da quando ho cominciato a smanettare col Photoshop. Impossible Naples Project consiste in una serie di immagini di Napoli, surreali, metafisiche, a volte di ispirazione escheriana che inducono l’osservatore a GIOCARE con esse: cercare di individuare i luoghi, i dettagli di Napoli, assemblati in questi fotomontaggi, stimolando una percezione sulla città in maniera più approfondita. LA MOSTRA A questo punto ho pensato di mostrare a un pubblico più vasto una selezione di queste immagini. Organizzando una mostra-happening dove all’inaugurazione il pubblico avrà a disposizione una scheda con le anteprime delle immagini esposte e dovrà scrivere sotto ognuna di esse quali sono i luoghi e i dettagli e i punti di vista, da dove sono state scattate le foto dei particolari di ogni immagine. Le persone che raggiungeranno il maggior numero di risposte esatte avranno in regalo una stampa firmata e con certificato di autenticità della collezione dell’Impossible Naples. Sarà inoltre esposta la versione definitiva di Metamorfosi Reloaded 2015 (edizione Expo!), lunga oltre 8 metri. info [email protected] Diventa un amico di Metamorfosi Reloaded 2015 Impossible Naples Project from Photo Polis on Vimeo. |
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Giugno 2024
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